PERCORSO ESPOSITIVO DELLE SCULTURE DI BENEDETTO ANTELAMI IN BATTISTERO

La Diocesi di concerto con il Comune di Parma, ha deciso di riaprire l’esposizione come segno di speranza costruttiva e come veicolo di valori umani e religiosi a cui ispirare la ripresa delle attività sociali.

Antelami

I lavoratori scolpiti da Antelami con volto sereno e abiti composti e le due stagioni piene di grazia e nobiltà dicono, a chi li osserva, che il tempo non è un nemico, nonostante gli eventi siano a volte avversi e faticosi da vivere. Gli otto lati del Battistero ci introducono nel tempo della Salvezza: l’ottavo giorno, quello della Risurrezione, redime e risana i sette giorni della storia, poiché in esso “non c’è morte, né lutto, né lamento, né affanno”. Il lavoro, l’impegno, il percorso esistenziale, fatto di gioie e dolori, di aspettative soddisfatte e di desideri delusi, ritrovano qui la motivazione e l’incentivo per ripensarsi e rimettersi in gioco. Attraverso l’opera dello scultore sapiente la pietra è divenuta espressione dell’idea, della conoscenza e dei valori della fede. Questo ciclo scultoreo, ancorché incompleto, diviene una narrazione materiale del trascendente. In queste statue troviamo sintetizzata la Creazione articolata in spazio e tempo, dimensioni in cui il mistero spontaneo della vita incontra la sapienza dell’agricoltore, e l’opera del lavoratore sapiente apprende ad adeguarsi allo scorrere dei tempi e all’alternarsi delle stagioni. Natura e cultura.