Dal giorno dell’assegnazione del titolo Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2020+21 sono state molte le persone che si sono offerte per mettersi volontariamente a disposizione della città. E, nei mesi a venire, è stato evidente che si trattava dell’avanguardia di una disponibilità considerevole di cittadini che a titolo volontario desiderano dare il proprio contributo per valorizzare il patrimonio culturale del territorio, facendo della nomina a Capitale Italiana un’occasione per lo sviluppo del benessere di chi ci vive, delle industrie creative e per il miglioramento dell’immagine di Parma nel contesto nazionale e internazionale.
Il Comune di Parma, ha colto la ricchezza di questa disponibilità e consapevole dell’occasione irripetibile che si apprestava a vivere ed ha dunque sviluppato un progetto per organizzare, promuovere e riconoscere il volontariato negli anni di Capitale Italiana e in quelli a venire, come opportunità di crescita della cittadinanza attiva anche in futuro.
Attraverso il percorso, la città intende perseguire una serie di obiettivi, che sono:
Nello sviluppo progettuale Parma ha coinvolto alcune realtà che già da tempo lavorano su questi temi: CSV Emilia e Promo PA Fondazione, che hanno sviluppato attività per la valorizzazione del volontariato, il primo a livello generale, il secondo per il volontariato culturale in particolare. Inoltre, collabora con realtà che hanno già sviluppato infrastrutture collaborative stabili, qualificate oggi nel sistema nazionale di riferimento: Ciessevi ETS Milano con la sua grande esperienza di gestione dei volontari per Milano e per EXPO Milano, e CSV Net, coinvolto affinché il modello organizzativo realizzato dal progetto di Parma2020+21 possa essere veicolato e condiviso con i centri servizi per il volontariato di tutta Italia.