Il Parma Film Festival - Invenzioni dal Vero giunge alla 27esima edizione: appuntamento dal 9 al 20 novembre a Parma con un programma che comprende 35 proiezioni, oltre dieci opere restaurate, quattro masterclass, quattro presentazioni editoriali, due mostre e un premio per giovani autori. E ancora workshop, dibattiti, incontri con artisti del grande schermo ed esperti del dietro le quinte, mescolando passato e presente come nel manifesto-collage di quest’anno firmato dall’artista parmense Stefano Spagnoli.
Tra i tanti ospiti del grande e piccolo schermo Nanni Moretti, Alessandro Borghi (che terrà una masterclass), Elio Germano, Andrea Segre, Romana Maggiora Vergano (vincitrice del Premio dedicato a Maurizio Schiaretti), Ludovico Bessegato, Mattia Carrano, Lorenzo Zurzolo (premiati per la seconda stagione di Prisma come miglior serie italiana), Antonio Piazza, Fabio Grassadonia, Gianfranco Pannone, Jacopo Bistacchia, Gianni Canova, Roberto Perpignani, Vera Gemma e Piero Spila (vincitore del Premio Roberto Campari). Spila sarà anche protagonista della presentazione del volume “Tutto su Vittorio De Sica”, firmato insieme a Jean A. Gili. Tra le presentazioni editoriali anche “Cinelettere, Lorenzo Pellizzari e la critica” di Jennifer Malvezzi e Marco Zilioli, “Anselmo Ballester e il cinema dipinto” di Stefania Babboni ed Elisa Bini, e “100 pezzi facili di Morando Morandini” di Luisa Morandini con l’intervento di Cochi Ponzoni.
Numerose le prime visioni in programma, a partire dalle grandi anteprime come Giurato numero 2 di Clint Eastwood e La Stanza accanto di Pedro Almodóvar, fino a Le Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta di Gianluca Jodice, Samad di Marco Santarelli (in collaborazione con Ad Store) e Vittoria di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, che incontreranno il pubblico in sala. E ancora L’orchestra stonata di Emmanuele Courcol, Piccole cose come queste di Tim Mielants e Il seme del fico sacro di Mohammad Rasoulof, oltre a opere animate come Flow di Gints Zibalodis.
Tra le novità di questa edizione gli otto autori italiani e stranieri finalisti del concorso cinematografico dedicato ad Anna Mattioli, filantropa ed imprenditrice parmigiana prematuramente scomparsa nel 2022, promosso insieme alla Fondazione Anna Mattioli. A decretare il vincitore del premio, patrocinato da SIAE, Regione Emilia-Romagna e Comune di Parma, una giuria presieduta da Carlo Brancaleoni, esperto di produzione cinematografica, televisiva e cinema sociale, e composta da Roberto Pagliuca, Presidente della Fondazione Anna Mattioli, Luisa Ceretto, critica cinematografica, Gianfranco Pannone, regista e documentarista e Giulia Ghiretti, atleta paralimpica più volte campionessa mondiale dei 100 metri rana SB4.
Tanti gli eventi collaterali, a partire dalla mostra “Donne e soldati”, in programma fino al 6 gennaio a Palazzo Marchi ed aperta sabato, domenica e giorni festivi con foto, poster e materiali inediti, che sarà accompagnata dalla proiezione dell’omonimo film del 1954 diretto da Antonio Marchi e Luigi Malerba in versione restaurata, “Donne e soldati”.
Prosegue nell’ambito del festival, inoltre, anche la mostra “Bernardo Bertolucci, Prima della rivoluzione oggi\1964>2024”, in programma fino al 30 novembre a Palazzo Pigorini, e non mancheranno convegni come “La critica cinematografica in Italia. Una storia di carte, immagini, conversazioni” e workshop tra cui “Ricerche dottorali. Fonti e metodi”, a cura della Consulta Universitaria del Cinema. E tra i restauri anche i documentari di Cittadella Film realizzati tra la fine degli anni ’40 e ’50.
“Abbiamo raggiunto la 27esima edizione - spiega Primo Giroldini del Circolo del cinema Stanley Kubrick - un bel risultato di cui siamo molto soddisfatti. Anche quest’anno proponiamo film importanti, in anteprima, con ospiti di grande rilievo, e abbiamo pensato di coniugare la proposta di grandi film del passato, in versione restaurata, accanto ai giovani autori del concorso. Continuano le collaborazioni con partner e sponsor storici, oltre a nuove sinergie che sono nate, dagli spazi di Colonne 28 a luoghi come Palazzo Marchi. Non mancherà l’attenzione a temi importanti, dalle vite dei più fragili alle condizioni dei detenuti fino alla sostenibilità ambientale, a partire dall’adesione del festival al programma Regionale Festival Sostenibili.”
“L’Università di Parma è molto attivamente coinvolta nella programmazione del Parma Film Festival, in particolare modo nella progettazione delle masterclass universitarie rivolte agli studenti e aperte a tutta la cittadinanza, nel workshop annuale delle ricerche dottorali di cinema che, come da tradizione, coinvolge le più importanti università nazionali, nella progettazione di alcune rassegne come per esempio “Gemme rare” dedicata a film recenti e poco distribuiti, nel coinvolgimento di un nutrito numero di studenti in tutte le attività organizzative della manifestazione - aggiunge Sara Martin dell’Università di Parma - quest’anno, nelle giornate di Parma Film Festival, l’Università organizza anche un convegno dal titolo “La critica cinematografica italiana. una storia di carte, immagini e conversazioni”, che vedrà la partecipazione di alcuni fra i più importanti critici cinematografici nazionali e presenterà in anteprima il film “Come la vita. Storie private della critica cinematografica italiana”, esito di una ricerca pluriennale che si propone di ricostruire la storia e le storie della critica nazionale attraverso le voci dei suoi protagonisti.”
Per il critico cinematografico della Gazzetta di Parma Filiberto Molossi “la selezione dei film di quest’anno - che ci rende particolarmente orgogliosi - dà una spallata alla contemporaneità e abbatte la quarta parete rimettendo lo spettatore al centro dello schermo. Temi come cambiamento climatico, eutanasia, maternità, oppressione politica, trovano sbocco in modo originale aprendo nel muro dell’attualità una breccia da cui si intravede la speranza. E anche quando è il passato ad andare in scena, i suoi riflessi sul presente appaiano cangianti e inevitabili.”
“Anna Mattioli amava molto il cinema, la sua forza evocativa e il potere di comunicazione. Per la sua Fondazione è stato naturale pensare ad un concorso che assegnasse un premio al miglior cortometraggio presentato da giovani autori sul tema della cura dei bambini che è la nostra mission” - dice Roberto Pagliuca, Presidente della Fondazione Anna Mattioli. Che così prosegue: “Sono grato al Parma Film Festival, che ha accolto la nostra proposta e l’ha inserita nel suo programma e siamo onorati che questo progetto abbia ricevuto un premio sociale all’XI Starlight International Award a Venezia, in occasione dell’ultima edizione della Mostra d’Arte Cinematografica. Orgogliosi soprattutto di aver ricevuto tante belle proposte: opere, italiane e straniere, tra cortometraggi e documentari tra cui la commissione ha il non facile compito di selezionare gli 8 lavori proposti al pubblico e successivamente al vaglio della Giuria che sceglierà la migliore cui verrà assegnato il Premio il 16 novembre.”
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